NEWSLETTER #2 - 12 Marzo 2024

Bonus psicologo e equilibrio psicofisico




Indice:

  • L’importanza del benessere psicologico
  • Il bonus psicologo
  • Le virtuose iniziative di EBCE per i suoi iscritti
  • Lo stress da lavoro – correlato: come affrontarlo
 

L’importanza del benessere psicologico

La salute e il benessere dovrebbero essere le priorità di ciascun individuo, non solo a livello fisico, ma anche psichico. Siamo diventati maggiormente consapevoli dell’importanza dell’equilibrio psicofisico soprattutto negli ultimi anni trovandoci a vivere un evento globale e inusuale come la pandemia. Tutti abbiamo dovuto fare i conti con una condizione anomala, con restrizioni e limitazioni che hanno generato un carico emotivo e uno stress probabilmente mai sperimentati prima e questo ha fatto emergere le debolezze di ciascuno e l’importanza di prendersi cura di se stessi, in alcuni casi anche attraverso percorsi psicoterapici con specialisti.

Il bonus psicologo

In Italia per far fronte agli effetti negativi della pandemia è stato introdotto il cosiddetto Bonus Psicologo, un contributo economico erogato dallo Stato per le spese relative a sessioni di psicoterapia, sostenute da tutte quelle persone in condizione di ansia, stress, depressione, fragilità psicologica, che abbiano ricevuto dal medico curante il via libera per beneficiare di un percorso psicoterapeutico.
Questo sostegno è stato introdotto nel 2022 con il decreto Milleproroghe, proprio perché con il Covid-19 si è registrato un forte aumento nelle richieste di assistenza a causa degli effetti negativi prodotti sulla salute mentale.
La misura è stata poi confermata negli anni successivi e anche nel 2024 si potrà presentare richiesta a partire dal 18 marzo 2024 e fino alla scadenza del 31 maggio 2024, come reso noto dalla circolare Inps n.34 del 15 febbraio 2024.
Secondo la normativa, possono usufruire del bonus psicologo tutte le persone residenti in Italia che necessitano di un supporto psicoterapeutico, senza limiti di età e con un ISEE non superiore a 50.000 euro.
Si tratta di un segnale positivo da parte del Governo, finalizzato ad incoraggiare le persone a prendersi cura di sé e a scegliere di intraprendere un percorso di cura con uno psicoterapeuta. Lo stesso segnale positivo che da anni l’Ente bilaterale EBCE, in collaborazione con il Fondo EASI, cerca di dare ai propri iscritti, attraverso iniziative virtuose e di supporto, come la campagna contributi che ogni anno offre sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie per affrontare le piccole e grandi spese della vita quotidiana, provando a rispondere alle esigenze di ciascuno e tenendo il passo con i mutamenti della società.

Le virtuose iniziative di EBCE per i suoi iscritti

Al fine di offrire ai propri iscritti una più ampia gamma di servizi a tutela del benessere della persona, dalla sinergia tra l’EBCE e il Fondo EASI, sono stati messi a disposizione di lavoratori e aziende una serie di contributi a fronte di spese sostenute per prestazioni sanitarie e parasanitarie, contenute nel “Pacchetto Welfare”. Per incentivare la cura e la tutela psicofisica di ciascuno è stato introdotto all’interno del pacchetto anche il contributo per il sostegno psicologico, per le spese legate alle sedute di psicoterapia con Psicoterapeuti e Psicologi iscritti all’Albo Nazionale.
Oltre alle ripercussioni della pandemia, uomini e donne, soprattutto se lavoratori, sono spesso costretti a destreggiarsi tra le piccole e grandi problematiche di una vita frenetica fatta di impegni lavorativi, familiari, personali, fattori che possono mettere a dura prova la tenuta psicofisica.
L’importanza di prendersi cura di sé e del proprio benessere non è emersa solo con la pandemia e non riguarda esclusivamente la sfera privata dell’individuo, ma si è iniziato a parlare sempre di più della necessità di incentivare anche il benessere sui luoghi di lavoro e di garantire al lavoratore di vivere in un ambiente professionale armonioso e stimolante.
Con il tempo è stata data rilevanza al fattore umano e a variabili quali la motivazione, i fenomeni di gruppo e l’alienazione legata alla routine lavorativa, portando allo sviluppo di una nuova cultura della salute nei luoghi di lavoro, dove il benessere è anche mentale e non solo fisico.


Lo stress da lavoro – correlato: come affrontarlo

Bisogna ricordare che lo stress svolge una funzione benefica quando permette all’individuo di attivare le proprie risorse e di fronteggiare le minacce. Tuttavia, se l’attivazione è eccessiva e prolungata nel tempo, diventa disadattivo con il rischio che possa degenerare in burnout, una situazione molto differente.
Lo stress, infatti, è una reazione momentanea che può facilmente rientrare nella norma, mentre il burnout tende a cronicizzarsi nel tempo, alterando la condizione emotiva del lavoratore, ed è riscontrabile in qualsiasi ambito di lavoro, non solo in settori specifici. Per questo motivo monitorare e prevenire lo stress è essenziale, favorendo la creazione di un clima lavorativo armonioso e facilitando l’accesso a percorsi terapeutici, anche attraverso la possibilità di chiedere aiuto e sostegno psicologico, troppo spesso trascurato e ritenuto di secondaria importanza anche a causa del costo elevato delle sedute. Non va dimenticato che quando è presente il benessere nei contesti lavorativi e formativi, produttività e creatività aumentano a vantaggio della buona riuscita del lavoro e di risvolti ottimali per tutti.
L’equilibrio psicofisico, il benessere, l’armonia personale e sui luoghi di lavoro, sono tutte tematiche di primaria importanza, tanto che le stesse istituzioni, con il tempo, hanno avvertito l’esigenza di far fronte a questi fenomeni dilaganti. Già nell’Accordo quadro europeo del 2004 si parlava infatti di stress da lavoro-correlato, come "una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale”, interessando potenzialmente ogni luogo di lavoro e ogni lavoratore in quanto causato da aspetti diversi.
Anche in Italia nello stesso anno, con la Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica, il tema ha avuto un'attenzione senza precedenti tanto che a livello nazionale la condizione del lavoratore viene monitorata dall' ISTAT, che realizza periodicamente studi statistici.
Da questa breve analisi sulla salute psicofisica del singolo, nella vita privata, ma anche in contesti lavorativi, emerge come sia sempre più importante il sostegno da parte delle istituzioni e dei corpi intermedi come gli enti bilaterali, che attraverso iniziative concrete e capillari possono offrire supporto. Proprio come da anni fa EBCE in modo lodevole e attivo, sempre dalla parte dei suoi iscritti, mettendo al centro la persona.

A cura di Fondo EASI – Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa

I Soci Costituenti il Fondo EASI